Silenzi di Stato: Storie di trasparenza negata e di cittadini che non si arrendono by Ernesto Belisario & Guido Romeo

Silenzi di Stato: Storie di trasparenza negata e di cittadini che non si arrendono by Ernesto Belisario & Guido Romeo

autore:Ernesto Belisario & Guido Romeo [Belisario, Ernesto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Political Science, Political Freedom, Social Science, General
ISBN: 9788861908888
Google: zxH5DAAAQBAJ
editore: Chiarelettere
pubblicato: 2016-10-05T22:00:00+00:00


I giudici dribblano anche le considerazioni sulla normativa europea in fatto di accesso, che (con la direttiva 2003/98/CE) vuole indicare la strada per «una compiuta evoluzione verso una società dell’informazione e della conoscenza». Il Consiglio di Stato, infatti, spiega che la direttiva «comunque non esclude, nei ben noti e ovvi limiti di ragionevolezza e proporzionalità, regimi nazionali che possano delimitare l’accesso anche con riferimento alla titolarità di una posizione legittimante».

Per quello che è il supremo organo della giustizia amministrativa del paese occorre perciò «evitare ogni generalizzazione sul rapporto tra diritto di accesso» agli atti e «libertà di informare». Perché «il diritto di accesso» non sarebbe «il presupposto necessario della libertà d’informare». È vero, piuttosto, l’«esatto opposto: è il riconoscimento giuridico della libertà di informare che, in base alla concreta regolazione del diritto di accesso, diviene il presupposto di fatto affinché si realizzi la libertà d’informarsi».

Quella che a livello individuale è una sconfitta è però un precedente pericoloso per tutto il mondo dell’informazione e, più in generale, il segnale che quella per la trasparenza è una battaglia ancora in corso in Italia. Se anche Romeo avesse utilizzato il Foia varato nel maggio del 2016, con ogni probabilità la sua richiesta sarebbe stata egualmente rigettata per un’eccezione che non era prevista nemmeno dalla legge 241 del 1990: la «stabilità economica dello Stato».

Tutti i Foia, compreso quello statunitense, prevedono eccezioni all’accesso, ma quelle contenute nel testo italiano appena varato sono scritte in modo talmente generico da lasciare alle pubbliche amministrazioni che vogliano negare la diffusione di un’informazione ampio spazio all’interpretazione. Per questo sarà cruciale il ruolo che nei prossimi mesi assumerà l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) guidata da Raffaele Cantone e incaricata di redigere linee guida sull’interpretazione delle eccezioni all’accesso.

La sentenza del Consiglio di Stato conferma inoltre che c’è bisogno di un’azione più vasta a sostegno dei giornalisti e di chiunque voglia usare le leggi italiane sulla trasparenza per fare informazione.

È per questo che nell’aprile del 2016, insieme a Diritto di sapere, abbiamo contribuito a lanciare Fino in Fondo: il primo crowdfunding per sostenere i cittadini e i giornalisti che decidono di non arrendersi e fare ricorso contro una richiesta di accesso negata. 18

I finanziamenti raccolti da Fino in Fondo non andranno a sostenere il ricorso sui derivati, già supportato dall’associazione Diritto di sapere, ma serviranno per altri casi perché, se la vicenda dimostra che il rimedio giurisdizionale è troppo lento e incerto, gli antidoti allo scoraggiamento dei cittadini possono essere solo azioni che coinvolgano una comunità più ampia. Perché, come dice Michael Moore, «la democrazia non è uno sport da spettatori» e sui derivati si gioca la partita più delicata e spinosa dell’accountability dei nostri decisori pubblici.



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